Viaggiare apre la mente e la rende più attiva a recepire stimoli e iniziative nuove. Questo è forse la motivazione che fra tutte rende il viaggio una passione ormai quasi collettiva.
Organizzare una vacanza fai da te , che sia di puro relax o a scopo conoscitivo culturale, può apparentemente sembrare semplice. Una pianificazione intelligente deve essere in grado di prevedere una molteplicità di situazioni limite, causa di guai e problemi vari, oltre che i canonici passaggi che costruiscono il viaggio.
Il primo step da compiere è controllare la situazione geo-politica internazionale. Evitare zone dove ci sono conflitti armati, attentati dovuti al terrorismo interno o internazionale, che a volte non sono divulgati nei nostri notiziari. Per ottenere informazioni rapide e sicure si può facilmente consultare il sito della Farnesina.
Una volta scelta la meta ideale sarà il turno di vagliare la situazione sanitaria. Qui si aprono molteplici filoni. Ci sono epidemie endemiche? Se sì che profilassi si consiglia? Come funziona questa profilassi? Quali vaccinazioni sono obbligatorie?
Può essere ad esempio il caso di paesi a rischio di malaria, febbre gialla, dengue o altre malattie. In questi casi il vostro medico saprà indicarvi il comportamento più opportuno per prevenire il contagio.
Per entrare in molti paesi è obbligatorio fare una serie di vaccinazioni. Anche di questo dovrete ben informarvi. In fondo con la salute non si scherza e si rischia davvero che il viaggio non vi faccia tornar a casa rigenerati… come speravate.
Come funziona il sistema sanitario locale? In caso di bisogno a chi posso rivolgermi? A tali domande è necessario dare risposte chiare ed esaurienti. Naturalmente se intendete fare una vacanza itinerante dovrete informarvi riguardo a tutte le località.
Nel kit del perfetto turista intelligente non possono mancare salviette disinfettanti, cerotti, termometro, paracetamolo e antidiarroici.
Appurato che qualunque cosa succeda sarete salvi… non resta che pianificare un itinerario, magari inserendo diverse tappe per conoscere più luoghi. La conoscenza della località che intendete visitare non deve essere troppo superficiale. Avere già delle informazioni dettagliate sugli usi e sui costumi della popolazione può aiutare ad integrarsi meglio. Ogni paese ha le sue abitudini e non è detto che ciò che è giusto ed educato per noi lo sia anche per loro.
Queste nozioni possono essere facilmente evinte da una buona guida turistica, che consiglio di portare sempre con sè anche solo se si va a fare una semplice passeggiata. La guida non dovrà limitarsi a dare informazioni storico culturali, ma prevedere una sezione dedicata ad informazioni utili. Come chiedere dov’è una farmacia, come chiamare un taxi, qualche piccola espressione idiomatica e soprattutto un elenco dei cibi principali e dei loro ingredienti. Capita spesso che nei ristoranti, soprattutto quelli meno turistici, non ci siano ad esempio i menù in inglese e diventi ostico capire cosa ordinare.
Da mettere assolutamente in valigia è una spina che si adatti a qualsiasi presa. In molti paesi infatti il voltaggio e o le prese sono diverse dalle nostre bipolari. Senza un buon adattatore non potreste magari ricaricare il cellulare, che può sempre tornar utile.
Strutturato l’itinerario e il budget di spesa, resta da decidere in che modo portarsi dietro il denaro di cui avrete bisogno. Contanti, carta di credito o bancomat? Le ultime due sono da preferire in quanto permettono di non restare mai, o quasi, a corto di denaro, evitando anche che questo possa esservi sottratto in casi spiacevoli (borseggio, furto nell’hotel). Il codice di blocco vi permette infatti di bloccare le carte in casi estremi, rendendovi più sicuri.
Una piccola quantità di denaro contante è comunque sempre consigliata. Ad esempio le mance, molto usuali in diverse parti del mondo, sono solitamente lasciate cash.
Per i paesi in cui circolano monete diverse dall’euro, decidere se cambiare prima della partenza o in loco dipende esclusivamente dalla valuta di cui si necessita. I dollari americani, australiani, canadesi e le sterline sono facilmente reperibili anche nelle nostre banche. Per altri tipi di denaro è meglio prelevare sul posto, magari direttamente all’arrivo in aeroporto.
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